Castello Fatato 002

Castello Fatato 002

venerdì 6 settembre 2013

Dal ciclo di racconti sui miti della creazione e del cuore del potere



Molto tempo fa', quando l'unico si riaddormentò nella sua bolla dorata al centro dell'universo, il mondo già esisteva così come lo vediamo, con alberi e colline, montagne e fiumi, mari e stelle, ogni cosa bella era nata sotto al dominio dei grandi pensieri che con cura e amore avevano fatto germogliare l'arida terra e nascere forme di vita differenti; In egual maniera il pensiero oscuro nella rabbia e nell'odio aveva cercato di distruggere ove poteva e quando non c'era stato modo di distruggere allora aveva a sua volta creato, ma per creare aveva necessariamente bisogno della sua sposa-prigioniera, il pensiero buono, che con lui dimorava nelle infausti aule dell'oscurità. Egli creava per distruggere, per istigare l'odio, e nacquero così le creature notturne malvagie e spietate, ella allora cercava di pacare quell'odio con creature amorevoli e fiori sui cammini dei viandanti perduti e stelle in cielo per guidare i passi incerti nella notte, ogni cosa giungeva al suo equilibrio e le due parti non si combattevano, il mondo era così ricco di meraviglie e di caos al contempo che non era necessario creare null'altro, e nelle loro aule guardavano il creato, chi con amore, chi con odio, chi con compassione e così via. Gli esseri umani nacquero in quel momento, quando i pensieri, simili a delle divinità, si quietarono dal loro lavoro e si misero ad osservate, e decisero, di comune accordo, che qualcosa mancava a quel mondo così ben fatto ed equilibrato, misero allora il primo seme dell'uomo sul mondo e quello crebbe e si sviluppò, ognuno dei pensieri mise qualcosa di sé entro quel seme primordiale, una scintilla di vita per ognuno dei pensieri, nessuno fu escluso perfino il pensiero oscuro partecipò alla loro più grande creazione. Essi desideravano ardentemente che nel mondo ci fosse chi accudisse la loro terra, affinché non divenisse più arida, che li lodasse per il bel lavoro svolto, omaggiandoli con doni e preghiere, che potesse avere buon cuore compassione e comprensione per tutte le altre creature prima create, per amarle come insieme di un unico grande disegno armonioso. Certamente il pensiero oscuro desiderava che essi facessero guerre in suo nome e anziché proteggere la terra la sconquassassero con il fuoco e con la lama, ma sempre il pensiero buono sua consorte mitigava le sue intenzioni donando all'uomo il bene e la bontà necessari per amarsi l'un con l'altro, in più decise, segretamente, di fare un altro regalo a quella creatura speciale, divise il seme primordiale in due prima di lanciarli nel mondo, così ché sempre il seme cerchi di ricongiungersi all'altra sua metà per tornare ad essere unico e completa, e sempre così cerchi un altro individuo con cui sostare in quel lasso di tempo che era la loro vita.
All'inizio della creazione dell'uomo tutto andò bene, nacque uomo e nacque donna ed essi si cercarono, moltiplicarono i loro simili da se stessi, litigarono e si ferirono, tornarono insieme e per lunghissimo tempo vissero, lodando i loro Dei mentre offrivano loro acqua e frutta alla luce del giorno, o sacrificavano per la quiete agnelli e giovani animali indifesi nelle ore notturne. I pensieri erano così soddisfatti e presero presto a camminare tra le loro creature, ad ammirarle da vicine e talvolta a farsi riconoscere, iniziarono a creare castelli sfarzosi e meravigliosi in onore dei corpi di carne che i pensieri usavano per scendere nel mondo, alcuni si opposero, dissero che dovevano lasciar che gli umani vivessero senza di loro, che non conoscessero il loro nome e iniziassero a pensare per loro stessi,così come loro si erano separati dall'unico e l'unico aveva lasciato che essi si allontanassero e creassero quanto di così bello esisteva. Ma quei pochi che si ribellarono non furono ascoltati e furono lasciati nelle aule silenziose dei loro domini invisibili in solitudine... (continued)

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